La porta senza porta - Foto di Gianna Tarantino

venerdì 22 marzo 2013

La fotografia di Gianna Tarantino recensione di Luigi Turinese


La recensione di Luigi Turinese


La fotografia è – almeno in apparenza – fedele riproduzione della realtà. Essa tuttavia – come nella produzione di Gianna Tarantino – può mettersi al servizio di una visione archetipica, ovvero suggerire la presenza di forme originarie.


Le due serie che riproduciamo sul nostro sito suggeriscono sin dai titoli un sottotesto che le illumina.


La prima – Il percorso dell’analisi – parte da un ammasso di blocchi di pietra per esitare in un fuoco che trasforma. Le diverse tappe riproducono svariate focalizzazioni su particolari architettonici che sono altrettante tappe di un descensus ad inferos che è anche un paradossale ascensus ad superos, in unacoincidentia oppositorum che è, appunto, la meta del percorso dell’analisi.


La seconda – Un haiku – rispetta la tradizionale tripartizione metrica dell’haiku giapponese attraverso la corrispondenza con sette fotografie che conducono al blu assoluto – vero e proprio blu alchemico, per citare il titolo di una famosa comunicazione di James Hillman – come le celebri dieci immagini della caccia al bue si concludono con la riproduzione del Vuoto, meta auspicata della via zen.


note di Luigi Turinese